Tra i quattro colossi del web nasce la Global Internet Forum to counter terrorism. Ecco come questi colossi del web diranno NO all’odio e alla propaganda del terrorismo nel mondo.
Nelle ultime settimane ci sono stati molti movimenti, in particolare da parte di Facebook e You Tube, tra i colossi del web si allarga la collaborazione con il lancio di una nuova alleanza la Global Internet Forum to counter terrorism. Alleanza alla quale, oltre i due colossi di Menlo Park e Big G, si aggiungono anche Microsoft e Twitter.
Questa iniziativa prende spunto da altri programmi come ad esempio lo Shared Industry Hash Database e l’Eu Internet Forum, dalle conclusioni delle recenti riunioni del G7 e del Consiglio Europeo e dalle varie discussioni con il Governo britannico.
Da un recente post sul blog ufficiale di Google tra cui pubblicato anche sul Financial Times si legge: “La diffusione del terrorismo e dell’estremismo violento è un problema globale urgente e una sfida critica per tutti noi, prendiamo questi problemi molto seriamente e ognuna delle nostre aziende ha sviluppato politiche e pratiche di rimozione che ci consentono di tenere una linea dura contro i contenuti terroristici o violenti di estremisti sulle nostre piattaforme. Crediamo di poter avere un impatto maggiore sulla minaccia del contenuto terroristico online lavorando insieme e condividendo il meglio delle nostre rispettive tecnologie e modalità operative”.
Questa, come tante altre strategie, muterà nel tempo ma che, in questa fase iniziale, concentrerà tanto su tre aspetti fondamentali. I quattro gruppi svilupperanno insieme vari progetti tecnologici, tra cui lo Shared Industry Hash lanciato lo scorso dicembre. Congiuntamente useranno le migliori pratiche che vengono sviluppate e insieme implementeranno nuove tecniche di controllo/rilevamento e classificazione dei contenuti utilizzando il machine learning. Per ultimo definiranno metodi standard per offrire trasparenza sulla rimozione dei contenuti terroristici
Nel secondo punto girerà tutto intorno alla ricerca: i quattro colossi congiuntamente commissioneranno nuovi studi e ricerche per guidare i propri sforzi contro narrativi e le future tecniche e di policy che serviranno alla rimozione di vide, immagini e post di questo tipo. Il terzo punto riguarda la condivisione delle conoscenze: i governi, le società civili, accademici e altre aziende potranno beneficiare delle informazioni così acquisite attraverso lo Un Security Council Counter-Terrorism Executive Directorate e l’iniziativa Ict4Peace.
Dunque, Google&Co. collaboreranno con aziende più piccole per aiutare a sviluppare soluzioni tecnologiche utili a combattere la propaganda terroristica. In sviluppo ci sono anche accordi e partnership, come quelle con l’Anti-Defamation League, per individuare i migliori modi per contrastare l’estremismo e l’odio nel web. Infine, oltre a ospitare varie serie di workshop in collaborazione con lo Cted dell’Onu sia in Silicon Valley che in molti altri luoghi del mondo, spingeranno molto sul codiddetto “counterspeech”, la contronarrazione che bilanci e oscuri nel web la propaganda terroristica, potenziando programmi già avviati, come: Creators for Change di You Tube, P2P e Occi di Facebook, Redirect Method di Jigsaw, il programma globale di formazione delle ong di Twitter, le partnership di Microsoft con l’Istitute for Strategic Dialogue for counter-narrative su Bing.